La Guardia di finanza di Alghero,
su delega del procuratore Gianni Caria, ha perquisito nei giorni scorsi
la sede dell’associazione di volontariato della Misericordia di
Alghero, in via Giovanni XXIII. I militari hanno acquisito una serie di
documenti relativi alla gestione degli ultimi bilanci. I controlli
riguarderebbero, infatti, presunte irregolarità nella gestione dei conti e delle casse dell’organizzazione di volontariato. All’interno della Misericordia di Alghero, istituzione storica per il mondo del volontariato
nella Riviera del corallo, regna il caos da diversi anni. Ora la
Procura di Sassari vuole capire se le lotte intestine, i dissapori, i
contrasti possono avere anche conseguenze penali. Attualmente la
Misericordia non presta servizio per il sistema del 118.
All’origine dell’indagine ci sarebbero soldi percepiti da sette volontari, già durante le precedenti gestioni, per garantire la copertura dei turni del 118. Prima di aprire ufficialmente un’inchiesta e iscrivere qualcuno sul registro degli indagati, gli inquirenti intendono accertare attraverso le carte la fondatezza delle accuse. Il 17 marzo gli stessi problemi avevano spinto il presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d’Italia, Roberto Trucchi, a sospendere per due mesi la Misericordia di Alghero per aver impedito il commissariamento disposto in piena intesa con i livelli regionali e provinciali. A Firenze, dove ha sede la Confederazione nazionale, quel commissariamento era stato considerato inevitabile: troppi malumori, troppe contrapposizioni, troppe voci sulla gestione della Misericordia catalana, ritenuta da molti, anche all’interno, troppo difforme da uno Statuto scritto sulla falsariga di quello nazionale. Gli stessi dubbi che in questi giorni stanno ispirando il lavoro delle fiamme gialle.
Fonte: SardiniaPost
All’origine dell’indagine ci sarebbero soldi percepiti da sette volontari, già durante le precedenti gestioni, per garantire la copertura dei turni del 118. Prima di aprire ufficialmente un’inchiesta e iscrivere qualcuno sul registro degli indagati, gli inquirenti intendono accertare attraverso le carte la fondatezza delle accuse. Il 17 marzo gli stessi problemi avevano spinto il presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d’Italia, Roberto Trucchi, a sospendere per due mesi la Misericordia di Alghero per aver impedito il commissariamento disposto in piena intesa con i livelli regionali e provinciali. A Firenze, dove ha sede la Confederazione nazionale, quel commissariamento era stato considerato inevitabile: troppi malumori, troppe contrapposizioni, troppe voci sulla gestione della Misericordia catalana, ritenuta da molti, anche all’interno, troppo difforme da uno Statuto scritto sulla falsariga di quello nazionale. Gli stessi dubbi che in questi giorni stanno ispirando il lavoro delle fiamme gialle.
Fonte: SardiniaPost
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