Il 3 aprile la statua intitolata "Jeshua" di Attilio Cartone è stata esposta nella chiesa collegiata dei Santi Pietro e Paolo a Castelfranco di Sotto, grazie alla disponibilità del parroco don Ernesto Testi e alla volontà dei confratelli della Misericordia di Castelfranco di Sotto.
Ecco il commento di Matia Luciani, il governatore della Misericordia di Castelfranco di Sotto: "Ti lascia senzafiato per la sua espressività e per i lineamenti quasi delicati. La materia viene plasmata e diventa il corpo di Jeshua, il Cristo accogliente e misericordioso che, inginocchiato e con le braccia spalancate, si pone in un gesto supremo di amore. Un’opera unica, come unico è il suo autore. Attilio Cartone è uno scultore che utilizza il martello e la mola come fossero pennelli, per imprimere nel ferro, modellato a freddo, le sue emozioni e la sua interiorità.
Un’opera che sembra fatta appositamente per far pensare, la sua, esposta per la seconda volta in Toscana dopo aver ricevuto apprezzamenti in tante città italiane, che trova alloggio temporaneo nel tempo di Pasqua - fino al giorno di Pentecoste - nella Chiesa Collegiata SS. Pietro e Paolo a Castelfranco di Sotto grazie alla disponibilità del Parroco Don Ernesto Testi.
L'inizio dell'esposizione è avvenuta proprio in occasione della Domenica della Divina Misericordia.
La tappa Castelfranchese è stata fortemente voluta dai Confratelli e dal Governatore della Misericordia di Castelfranco di Sotto, a significare l'inizio di un percorso di riscoperta della Misericordia Divina e le Opere di Misericordia a cui il sodalizio si inspira.
Nell’anno che Papa Francesco ha voluto dedicare alla Misericordia, il Jeshua di Attilio Cartone sembra cogliere che nell’abbraccio del Cristo misericordioso e in quelle sue braccia protese verso il mondo, c’è posto per tutti noi e per tutti coloro che vivono la difficoltà del nostro tempo.
Come dire: dopo un lungo cammino, la speranza c’è, anche se non sempre la percepiamo. E in questo tempo ce n’è veramente bisogno. Oggi più che mai."
Un’opera che sembra fatta appositamente per far pensare, la sua, esposta per la seconda volta in Toscana dopo aver ricevuto apprezzamenti in tante città italiane, che trova alloggio temporaneo nel tempo di Pasqua - fino al giorno di Pentecoste - nella Chiesa Collegiata SS. Pietro e Paolo a Castelfranco di Sotto grazie alla disponibilità del Parroco Don Ernesto Testi.
L'inizio dell'esposizione è avvenuta proprio in occasione della Domenica della Divina Misericordia.
La tappa Castelfranchese è stata fortemente voluta dai Confratelli e dal Governatore della Misericordia di Castelfranco di Sotto, a significare l'inizio di un percorso di riscoperta della Misericordia Divina e le Opere di Misericordia a cui il sodalizio si inspira.
Nell’anno che Papa Francesco ha voluto dedicare alla Misericordia, il Jeshua di Attilio Cartone sembra cogliere che nell’abbraccio del Cristo misericordioso e in quelle sue braccia protese verso il mondo, c’è posto per tutti noi e per tutti coloro che vivono la difficoltà del nostro tempo.
Come dire: dopo un lungo cammino, la speranza c’è, anche se non sempre la percepiamo. E in questo tempo ce n’è veramente bisogno. Oggi più che mai."
fonte: Misericordie.it
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