lunedì 4 luglio 2016

San Piero Patti. (Me) Rapaglià responsabile regionale dei “drivers” della Misericordia

E’ Floridiano Rapaglià il responsabile regionale dei formatori dei guidatori d’ambulanza della Misericordia. Roberto Rapaglià, da piccolissimo, venne “scoperto” dal nostro Antonio Nicoletta – ora trasferitosi a Vercelli – ma sempre presente, pur da lontano, nelle vicende locali. La chiusura del “Forma-T” Sicilia 2016” delle Misericordie, cioè la formazione territoriale dei confratelli appartenenti alle varie unità dell’Isola è stato un momento d’intensa attenzione verso le problematiche attuali. Una giornata, quella nel peloritano, necessaria a effettuare corsi di formazione per dirigenti: dal ruolo di tesoriere e segretario, per passare a momenti di confronto dialettico tra i confratelli formatori delle misericordie e i referenti della Commissione Didattica Nazionale. Non è stata solo la verifica del lavoro svolto nel 2015, ma anche l’organizzazione dei “flussi” sul territorio e della Confederazione nazionale. E i formatori del settore Guida sono stati coordinati dal nuovo referente regionale per gli autisti di Veicoli in emergenza, Roberto Rapaglià. D’ora in avanti dovrà supervisionare e accompagnare i quasi 100 autisti delle Misericordie siciliane, mirando alla professionalità.

Non è stata una scelta casuale. Egli vive in Misericordia da quand’era meno che adolescente, e adesso svolge il ruolo di segretario locale. “Un Angelo in blu”, com’è stato definito dopo un suo noto salvataggio di una donna rimasta bloccata in auto dopo un incidente. Un’operazione di “saving-life” non priva di pericoli. Tant’è che nel 2013 venne premiato  alla festa della Polizia per essersi distinto anche nell’Antimafia. Nella giornata sono emerse, adesso, le nuove difficoltà per gli operatori di settore. Ma gli autisti formatori, ora sono impegnati in una sensibilizzazione che coinvolga il territorio. Di rilievo anche la presenza di un altro floridiano d’eccellenza, Carmelo Mazzarella, formatore sanitario e responsabile provinciale di Siracusa e Ragusa. Emerge un altro fatto: non basta la formazione, ma occorre che la gente prenda coscienza ad ampio raggio delle problematiche stradali. “Serve promuovere consapevolezza – dice – e usare gli accorgimenti tecnici previsti per legge: la cintura di sicurezza, il rispetto del codice della strada, il casco”. Il telefonino sul banco degli imputati, ma non solo. Occorre il rispetto di pedoni e ciclisti, perché lo siamo tutti al contempo. “Portiamo ancora con noi nel cuore il drammatico ricordo della morte di Antonio Cartelli, travolto da un automezzo mentre era in bici verso Siracusa – ammette – . Era uno dei nostri migliori volontari e questo ha segnato il gruppo. L’appello, all’inizio dell’estate è di riflettere sulle singole azioni nella qualità di fruitori della strada”. La passione per l’aiuto non nasce solo dal trauma subito da Antonio, ma dalla capacità di Antonio Nicoletta, fondatore della Misericordia a Floridia, di vedere nel piccolo Roberto, la figura che oggi attualmente ricopre. Il suo ineccepibile operato nel tempo declinato a un carattere aperto e benevolo gli ha fatto guadagnare la fiducia degli altri confratelli.



fonte: Misericordie.it







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