sabato 22 dicembre 2018

FATTURAZIONE ELETTRONICA E MISERICORDIE

Dal 1 gennaio 2019 entra in vigore per tutti i soggetti passivi IVA l'obbligo di emissione della fattura elettronica

Indicazioni generali
Come probabilmente noto, dal 1 gennaio 2019 entra in vigore per tutti i soggetti passivi IVA l'obbligo di emissione della fattura elettronica. Tale docu- mento non è una semplice fattura emessa da un terminale ma è un vero e proprio documento informatico da predisporre, inviare e conservare secondo precise mo- dalità e in particolare attraverso il sistema di interscambio (SDI).

Forniamo di seguito alcune indicazioni generali precisando tuttavia che:

- non è possibile fornire indicazioni valide per tutti i soggetti, in quanto gli adempimenti necessari dipendono dalla situazione soggettiva di ogni posizione fiscale e quindi in ultima analisi dalle attività effettivamente svolte;
- alcune questioni relative agli enti non commerciali (quali sono sotto il profilo fiscale – in linea generale – le Misericordie) non sono ad oggi del tutto chiare.
Ciò premesso si evidenzia quanto segue.

MISERICORDIE NON IN POSSESSO DI PARTITA IVA – ATTIVITA NON COMMERCIALE – SOSTANZIALE EQUIPARAZIONE AI CONSUMATORI FINALI
In relazione agli enti non commerciali senza partita Iva - CHE QUINDI NON SVOLGONO ATTIVITA COMMERCIALI
- il problema della fatturazione attiva – ovviamente - non si pone dal momento che questi soggetti non emettono mai documenti rilevanti agli effetti dell’imposta sul valore aggiunto. Ciò che importa è invece verificare attraverso quali modalità gli enti che fanno solo attività istitu- zionale devono ricevere le fatture passive. Infatti in sede di acquisto il fornitore chiederà se emettere o meno fattura elettronica.
A questo quesito ha risposto recentemente l’Agenzia delle Entrate, precisando che gli enti non commerciali non titolari di partita Iva sono considerati, insieme ai condomini, alla stregua dei consumatori finali.
Pertanto, come previsto dal provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 30 aprile 2018, anche gli enti non commerciali senza partita Iva avranno il diritto di ricevere una copia cartacea della fattura elettronica trasmessa.
Questo in ogni caso non esclude che l’ente destinatario della fattura possa comu- nicare ai propri fornitori il proprio indirizzo pec.
 

MISERICORDIE CON PARTITA IVA – ATTIVITA COMMERCIALI E MISTE – PRO- BLEMATICHE
Diverso il caso delle Confraternite in possesso di partita Iva.

Le problematiche riguardano sempre la fatturazione passiva perché non ci sono dubbi che per emettere le fatture elettroniche gli enti non commerciali dovranno comportarsi come tutti gli operatori economici, scegliendo una delle diverse alternative possibili (usufruendo del servizio messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate ovvero ricorrendo ad appositi software reperibili sul mercato).
Meno chiaro ad oggi è invece il comportamento da seguire in relazione alle fatture in arrivo che possono interessare l’attività istituzionale e/o quella com- merciale. Per quanto riguarda le fatture di acquisto legate all’attività commercia- le anche qui non sembra ci siano particolari problemi: dal lato commerciale, in gestione analitica (regime contabile ordinario o semplificato) l’ente non commer- ciale si comporta come un qualsiasi altro soggetto economico ricorrendo agli appositi ausili tecnologici.

Il problema sorge quando l’ente non commerciale con partita Iva deve ricevere una fattura relativa all’attività istituzionale (quelle, per intenderci, che devono essere emesse con la sola indicazione del codice fiscale).
In questa circostanza si ritiene necessario un ulteriore chiarimento da parte dell’Agenzia delle Entrate. In linea di principio il comportamento deve essere uguale a quello sopra descritto per i soggetti che svolgono esclusivamente attività istituzionale: l’ente ha diritto a ricevere una copia cartacea della fattura trasmes- sa in via elettronica.
Si tenga inoltre presente che in qualche caso la fattura da ricevere potrebbe essere in parte attinente la sfera commerciale e in parte no. E' il caso di acquisti relativi a spese generali che possono riguardare sia la parte commerciale che quella istituzionale (spese generali, spese telefoniche, utenze ecc).
In sostanza si ritiene che qualora fosse relativa anche alla sfera commerciale nessun impedimento appare esistere al fatto di ricevere la fattura in formato elet- tronico e trattare tale documento in base ai principi generali con contabilità sepa- rata.

Confederazione Nazionale Misericordie d'Italia

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PDF icon Fatturazione elettronica - INFORMATIVA.pdf 1.41 MB


fonte: Misericordie.it







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